La spina calcaneare (sperone calcaneare), è una esostosi, ovvero una neoformazione benigna dell’osso, che consiste in una escrescenza ossea rivestita di un guscio cartilagine. Le aree dove possono formarsi più di frequente sono le ginocchia o il calcagno.

Da studi e analisi definite, si stima che circa il 15% della popolazione in età avanzata, in sovrappeso o con problemi biomeccanici, ne sia affetto.

Il sintomo principale, che ci permette di riconoscere tale problematica, è il dolore, acuto e lancinante, particolarmente intenso, che si manifesta principalmente al risveglio mattutino o dopo aver trascorso molto tempo in posizione eretta.

Quali sono le cause?

Le cause di tale problema possono essere, e vanno ricercate tutte, per affrontare e curare la problematica in maniera completa.

Potrebbe trattarsi di:

  • Cause posturali (sono le più frequenti): accorciamento della catena muscolare posteriore, accorciamento dei muscoli plantari o dei muscoli del polpaccio;
  • Cause legamentose: accorciamento dell’aponeurosi e legamento longitudinale
  • Cause meccaniche: causa abbastanza frequente di calzature economiche, che non hanno un adeguato supporto, e che non permettono una normale cinetica della deambulazione, ma che la viziano.

I Fattori di rischio, invece, sono 7, ovvero:

  1. EtàL’incidenza di speroni calcaneari incrementa con l’età e con la perdita dell’elasticità muscolare;
  2. Sesso femminile: La spina calcaneare colpisce con maggiore frequenza il sesso femminile;
  3. Sovrappeso ed obesità: L’eccessivo peso corporeo incrementa le forze di carico agenti sul tallone;
  4. Disturbi posturali e della deambulazione: Avere una postura o una deambulazione non corrette;
  5. Utilizzo di calzature non adeguate: Indossare scarpe usurate o tacchi troppo alti è dannoso per la salute del piede;
  6. Sovraccarico funzionale: Passare troppo tempo in piedi, specie se su superfici irregolari, o praticare sport (come la corsa, il basket, il calcio) che richiedono cambi repentini di ritmo e salti;
  7. Diabete, malattie reumatiche o infiammatorie croniche: Alcune malattie sistemiche sono in grado di alterare il metabolismo osseo e del connettivo.

 

Le terapie previste sono 2:

  1. In campo riabilitativo, la terapia più efficacenel trattamento della spina calcaneare è rappresentata dalle ONDE D’URTO, ovvero onde acustiche ad alta energia, che ripristinano il giusto livello di ossigenazione, attraverso un meccanismo di ipervascolarizzazione dell’area sofferente. Di norma, il ciclo riabilitativo consigliato è di cinque o sette sedute e ha la durata di 15 minuti a seduta. Il trattamento prevede una o due sedute settimanali, con intervalli che vanno di norma dai 3 o 5 giorni fino ad un massimo di 10 sedute consecutive.
  2. Nel caso in cui il paziente non possa effettuare terapia mediante onde d’urto, un’altra possibilità terapeutica è rappresentata dalla TECARTERAPIA, ovvero una terapia che sfrutta il passaggio di radiofrequenza, il quale determina un calore interno al corpo. Un ciclo richiede di norma circa dieci sedute.

In conclusione possiamo dire che il paziente può contribuire alla risoluzione del sintomo seguendo alcune indicazioni, quali utilizzo di scarpe adatte, di specifiche talloniere, di un plantare piede o di solette per ammortizzare il passo, ma il consiglio principale è, di rivolgersi a specialisti dell’ambito fisioterapico. Consultate l’area servizi per prenotare l’appuntamento.